Il dott. Marco Puricelli ha maturato una lunga esperienza con gli adolescenti, sia nell’ambito della sua attività di psicoterapeuta, che come responsabile dello Sportello Adolescenti presso il Consultorio per la Famiglia di Gallarate.
Nell’attività con i ragazzi ha potuto mettere a frutto le sue conoscenze ed esperienze e affinare un metodo per entrare in relazione empaticamente. Questo necessita sia di un aggiornamento continuo, che della capacità di superare gli schemi.
L’adolescenza è un periodo particolare nell’evoluzione della persona, che prevede la realizzazione del processo di separazione dalle figure genitoriali e la costruzione della propria individualità, realizzando una personalità in armonia con i cambiamenti del corpo e con i valori e gli ideali riconosciuti dal gruppo di appartenenza.
Questa fase dello sviluppo umano comporta una profonda riattivazione dei vissuti emotivi dell’individuo, essendo associata a una plasticità neurofisiologica della mente, paragonabile soltanto ai primi anni di vita del bambino.
Si tratta, dunque, di un periodo molto fecondo e dalle grandi potenzialità e proprio per questo fonte di maggiore responsabilità per la famiglia e le altre figure educative che, a vario titolo, affiancano, sostengono e guidano l’adolescente.
La fisiologica laboriosità di questo periodo è resa ancora più ardua da decifrare a causa della complessità della società di oggi, che propone una molteplicità di sistemi e di valori di riferimento, oltre a relazioni virtuali e social, spesso in conflitto con quanto trasmesso dalle tradizionali agenzie educative (famiglia, scuola, oratorio, ecc.).
Le situazioni di disagio e sofferenza si possono manifestare attraverso difficoltà di diversa natura, come ad esempio problematiche scolastiche, di apprendimento, desiderio di solitudine, emarginazione o difficoltà a stringere relazioni significative con il gruppo dei pari, conflittualità con il mondo degli adulti, mancanza di progettualità e di valori. Tali manifestazioni possono giungere fino a forme più estreme, che si esprimono attraverso attacchi verso il proprio corpo, sviluppo di dipendenze, comparsa di disturbi alimentari e di comportamenti antisociali.
E’ naturale che in questa fase i genitori possano sentirsi smarriti rispetto ad alcuni atteggiamenti dei propri figli e in difficoltà nel mantenere il ruolo genitoriale, che pure è indispensabile per il sano sviluppo dei ragazzi.
In questa delicata età, diventa difficile comunicare con i propri figli, mentre spesso ci si trova spiazzati rispetto ad alcuni loro atteggiamenti e comportamenti, imprevedibili e talvolta pericolosi, a cui i genitori guardano con comprensibile inquietudine.
In tale contesto, lo psicologo, con la sensibilità e il bagaglio tecnico che gli sono propri, diviene un utile strumento per sostenere e accompagnare l’adolescente in questo difficile e stimolante percorso, fiducioso del suo profondo desiderio di aprirsi alla vita. L’adolescente, infatti, “pur sembrando principalmente preoccupato della sessualità, in realtà è soprattutto preoccupato della conoscenza e del capire […]. Egli è affamato di verità”. [Donald Meltzer]